Stopndrangheta.it e gli studenti
IL PROGETTO
Stopndrangheta.it volge lo sguardo agli studenti, al mondo della scuola calabrese. Vuole essere un tentativo d’intervento partecipativo nel contrasto alla cultura mafiosa: un intervento pedagogico attuato direttamente sui giovani studenti che incarnano il futuro della terra di Calabria. Un futuro senza ‘ndrangheta inizia da un presente di cultura antimafia e di rispetto delle regole, del prossimo, della collettività, della propria terra e della giustizia. Un percorso reso possibile anche grazie al fondamentale apporto dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria, una fondamentale istituzione creatrice di valori e di cultura.
Il progetto si suddivide in tre fasi. La prima fase è concentrata sullo studio del fenomeno mafioso calabrese. Una seconda fase riguarda la ricostruzione della memoria della resistenza alla ‘ndrangheta della società civile calabrese attraverso anche un recupero delle storie dei" giusti" e del loro sangue versato in nome di un futuro libero dalla ‘ndrangheta. La terza fase del progetto prevede la partecipazione diretta e concreta degli studenti alla costruzione dell’archivio multimediale al quale i giovani daranno il loro contributo ricostruendo il mosaico della mafia e dell’antimafia in Calabria per inserirlo infine sul portale grazie al metodo già utilizzato per l’enciclopedia Wikipedia.
Stopndrangheta.it, soprattutto grazie agli studenti calabresi, sarà un cantiere aperto e in costante aggiornamento, unico in Calabria, che potrà diventare un simbolo dell’anti-‘ndrangheta, una diga innalzata dai giovani per arginare, prima, e cancellare, poi, il fenomeno ‘ndrangheta da sempre straripante.
GLI APPUNTAMENTI
In questa sezione tutti gli appuntamenti, gli incontri, i concerti e gli spettacoli che hanno come tema l’antimafia costruita dal basso, la cultura e i diritti. Un’agenda delle occasioni di confronto tradizionale e innovativo in cui si discuterà di anti-‘ndrangheta e antimafia, che altro non è se non cultura dei diritti.
IL WIKI DELL’ANTI-‘NDRANGHETA
In questa sezione saranno i ragazzi dele scuole a sperimentare la costruzione di una vera e propria enciclopedia dell’anti-‘ndangheta. E’ un tentativo di costruire dal basso una memoria condivisadell’anti-‘ndrangheta e portare fuori dai confini regionali e nazionali, grazie alle infinite possibilità della rete, le storie della meglio gioventù della Calabria, di quei calabresi e di quelle calabresi incapaci a sottomettersi agli uomini del disonore. Per dare al popolo degli onesti una vetrina, e dimostrare che quello calabrese è un popolo che ripudia l’omertà, i soprusi, gli ‘ndranghetisti, i disvalori mafiosi e che invece ama la libertà di scelta, il profumo della propria terra, i diritti umani e sociali, la democrazia, la cultura della vita e le differenze delle genti. Costruire una memoria dal basso vuol dire condividere e partecipare alla vita democratica di un luogo da troppo tempo ostaggio del dominio potere mafioso e dell’indifferenza delle istituzioni. Il supporto degli studenti è necessario per riappropriarci dei nostri sogni da realizzare nella nostra terra. Le nuove tecnologie permettono una reale condivisione del sapere, ecco perchè questa sezione di Stopndrangheta.it si ispira al modello Wikipedia, l’enciclopedia libera e gratuita di internet. Sul Wiki dell’anti-‘ndrangheta ogni storia raccontata e inserita rappresenterà un tassello di un futuro possibile, la Calabria libera dalla ‘ndrangheta e da tutto ciò che essa comporta.
IO DICO NO
In tanti, soprattutto i ragazzi, si chiedono che senso abbia combattere contro la ‘ndrangheta. Domande ricorrenti e insidiose. “Perché perdere del tempo?”. “Che male fa la ‘ndrangheta ora che non fa più i sequestri e uccide meno?” O ancora non è raro sentire affermazioni del tipo “la ‘ndrangheta ci dà lavoro”, “io mi faccio i fatti miei, se ti fai i fatti tuoi nessuno ti da fastidio” o ancora peggio “sono invincibili, non ci possiamo fare niente”.. Anche nel Nord Italia capita spesso sentire frasi simili: “vabbè basta che non diano fastidio per strada”, “i mafiosi qui da noi non ci sono perché non sparano”. Ma sono pensieri che non prendono in considerazione questioni vitali per una democrazia e per la libertà di ognuno di noi, e si rivelano sentenze superficiali incapaci di cogliere uno stadio successivo, un stato senza mafie e quindi senza ‘ndrangheta. Ecco perché è necessario smentire uno per uno i luoghi comuni che riguardano la ‘ndrangheta e le mafie. Io dico no è una sorta di vademecum per liberarci dai pregiudizi della rassegnazione.