Category — lunga marcia della memoria
I sentieri della memoria – Un giorno e una notte per Lollò Cartisano
22 luglio 2011, Bovalino (Reggio Calabria)
I SENTIERI DELLA MEMORIA
Partenza alle ore 8, Strada Statale 106
presso il bivio per San Luca. Una marcia in Aspromonte lungo il sentiero
che porta a Pietra Cappa. Un cammino per rinnovare la memoria,
ricordando Lollò Cartisano e le altre vittime innocenti delle mafie.
Bovalino, piazza Gaetano Ruffo, ore 21.30
Presentazione
del fumetto di Round Robin editrice e daSud su Lollò Cartisano e serata
finale del Primo Premio Lunga Marcia della Memoria. Introduce Deborah
Cartisano; partecipano don Pino Demasi, Libera Calabria, Francesco
Rigitano, Libera Locride, Danilo Chirico, associazione daSud, Luca
Scornaienchi e Monica Catalano, autori del fumetto. Conclude
don Luigi Ciotti. Modera Toni Mira, giornalista Avvenire
luglio 19, 2011 Commenti disabilitati su I sentieri della memoria – Un giorno e una notte per Lollò Cartisano
L’ultima foto alle mafie
In occasione della quarta edizione della Lunga Marcia della Memoria, appuntamento annuale promosso dall’associazione per sperimentare linguaggi e pratiche per un’antimafia sociale, daSud lancia la prima edizione del "Premio Lunga marcia della memoria". Si tratta di un concorso fotografico a tema: "L’ultima foto alle mafie".
Cos’è la mafia nella tua Regione, cos’è la mafia vista dalla tua Regione?
L’invito è raccontare le mafie, presenti ovunque e in diverse forme, su tutto il territorio nazionale. Vittime, sottosviluppo, violenza ma anche antimafia, esperienze virtuose, lotte ed esperienze di resistenza. Nuove forme che le mafie assumono, sfruttamento, migranti, grandi opere, finanza, edilizia, ambiente e lavoro… Un modo per interrogarsi su cosa è la mafia e su cosa deve essere l’antimafia oggi. Un tentativo di fotografare le mafie per l’ultima volta con l’impegno di una lotta che ci consegni un futuro libero dalle mafie.
Il concorso nasce dall’incontro di due progetti dell’associazione daSud: la campagna per i 150 anni dell’unità d’Italia "Le mafie ci uniscono" e il fumetto della collana Libeccio (Round Robin Ed.) "Lollò Cartisano, l’ultima foto alla ‘ndrangheta".
La prima è una campagna visiva associata a una serie di eventi che daSud ha realizzato per ragionare sulla portata nazionale e trasversale della presenza delle mafie in Italia, per superare il vecchio e inadeguato cliché delle mafie come fenomeno prettamente meridionale. Il secondo è un romanzo a fumetti che racconta la tragica vicenda del fotografo di Bovalino, sequestrato e ucciso dalla ‘ndrangheta. "Lollò Cartisano, l’ultima foto alla ‘ndrangheta" ispira il titolo del concorso che vuole anche essere un tributo non solo a una vittima ma alla sua storia, a quello che ha generato.
Il concorso mira a coinvolgere fotografi e appassionati di tutte le regioni italiane. Da ognuna delle Regioni di provenienza degli scatti verranno selezionati i lavori migliori, finalisti del concorso. Una mappa interattiva raccoglierà i lavori rendendoli visibili on line all’indirizzo premiodasud.wordpress.com dove saranno disponibili ulteriori informazioni e aggiornamenti. Ogni foto dovrà essere accompagnata da un breve testo (500 caratteri) che verrà utilizzato come didascalia dell’immagine.
Modalità di partecipazione
– vengono accettate tutte le foto, sia fatte con macchine automatiche compatte, cellulari, reflex analogiche o digitali, polaroid… purché di produzione propria;
– ogni concorrente può inviare un massimo di 2 (due) foto;
– è preferito il formato digitale (per comodità d’invio o ricezione) ma è ben accetto lo spirito della pellicola (la stampa deve essere massimo 21 x 30 cm);
– E’ permesso l’uso del fotoritocco solo per regolare luminosità e contrasto.
– il concorso è nazionale, le selezioni avverranno su base Regionale. Finalisti saranno i migliori 3 scatti di ogni Regione, siano essi realizzati nella Regione o opera di un fotografo della Regione.
Modalità di invio
– formato digitale: inviare un’e-mail all’indirizzo lungamarciadellamemoria@dasud.it con in allegato il file della foto e la scheda di partecipazione compilata in tutte le sue parti;
– stampa fotografica: si consiglia invio digitale di stampa scannerizzata. In alternativa presso lo Spazio daSud: Via Gentile da Mogliano 168/170 – 00176 Roma
Termine del concorso
Le foto vanno spedite entro e non oltre il 10 luglio 2011. La scadenza è anticipata al 5 luglio per le foto che saranno fatte pervenire stampate.
Il materiale non sarà restituito. Nella settimana seguente sarà comunicato il risultato della selezione dei finalisti.
Premi ed esposizione
La giuria del concorso sarà presieduta da Tano D’Amico. L’ultima foto alle mafie ritenuta più meritevole verrà premiata con la somma di 500€. Un secondo premio istituito dalla Round Robin Editrice sarà una raccolta completa delle grafic novel della collana Libeccio. Il terzo classificato riceverà una targa dell’associazione daSud e a tutti i finalisti verrà dato un attestato di partecipazione e la maglietta della lunga marcia della memoria o dell’associazione daSud. In palio anche il premio speciale "Lollò Cartisano", assegnato dai familiari del fotografo ucciso dalla ‘ndrangheta.
Tutti i lavori finalisti saranno parte di un’esposizione virtuale e di una mostra itinerante le cui tappe verranno comunicate prossimamente. L’associazione daSud provvederà alle stampe per l’esposizione e alla pubblicazione di un book.
per informazioni:
giugno 27, 2011 Commenti disabilitati su L’ultima foto alle mafie
“Il lungomare di Amantea intitolato a Natale De Grazia”
http://www.stopndrangheta.it/file/stopndrangheta_557.tiff
agosto 2, 2009 Commenti disabilitati su “Il lungomare di Amantea intitolato a Natale De Grazia”
“Viale Martiri per un giorno intitolato a Giuseppe Tizian”
http://www.stopndrangheta.it/file/stopndrangheta_554.pdf
luglio 28, 2009 Commenti disabilitati su “Viale Martiri per un giorno intitolato a Giuseppe Tizian”
La Lunga Marcia “cambia” lo stradario italiano: 200 vie e piazze intitolate alle vittime delle mafie
Prende colore il nuovo mosaico della memoria. Centinaia di vie e piazze, in decine di città da nord a sud, portano da oggi i nomi delle vittime delle mafie. In tantissimi hanno aderito alla campagna "Strade e piazze antimafia" e hanno preso parte alla Lunga Marcia della Memoria promossa dall’associazione daSud. Organizzazioni, movimenti, artisti, giovani e semplici cittadini sono scesi in piazza, in contemporanea a mezzogiorno, e cartelli alla mano hanno riscritto la memoria del nostro Paese. Con un semplice gesto, i luoghi della vita urbana sono stati simbolicamente intitolati ai tanti cittadini e alle tante cittadine morti per aver detto no alla criminalità organizzata.
È stata un esplosione festosa di colori e di passione quella che ha invaso le nostre città, tanti blitz pacifici da Treviso a Palermo, da Pordenone a Reggio Calabria fino in Sardegna, e addirittura a Granada in Spagna. "E’ la dimostrazione che il Paese è vivo e non si rassegna – dice Danilo Chirico dell’associazione daSud – la gente onesta ha voglia di impegnarsi per cambiare. Ricordare le vittime delle mafie ha un significato profondo, vuol dire decidere da che parte stare, e in centinaia oggi lo hanno fatto da nord a sud senza differenze". Un mosaico della memoria che è on line, sul sito dell’associazione www.dasud.it, con centinaia di foto e una mappa delle intitolazioni in tutta la penisola.
Piccoli gesti, ma dall’impatto emotivo dirompente. Quasi uno choc per i bolognesi passeggiare nella centralissima via del Pratello, che diventa via Gianluca Congiusta, giovane commerciante ucciso a trent’anni a Siderno, in Calabria. Mentre a Torino il Palazzo di Città, cuore del capoluogo sabaudo, è stato dedicato a Peppino Impastato. Per non dimenticare, Roma dona un intero quartiere – il Pigneto – alla memoria della meglio gioventù del Paese. Ma anche luoghi centralissimi (Piazza Colonna, Piazza Montecitorio, via Delle Colonnelle, Piazza San Pantaleo) sono stati teatro delle "azioni" simboliche. A Milano l’autorevole via Solferino, sede del Corriere della Sera, diventa via Libero Grassi. Anche a Castel Volturno, il paese della strage e della rivolta dei migranti contro la camorra, sono spuntati i cartelli del Comitato Don Peppe Diana in omaggio al prete anticamorra. Mentre Firenze e Palermo hanno risposto all’appello con generosità.
Ma quella di oggi è stata una giornata vissuta intensamente in tante altre città. A Verbania, record di intitolazioni e di cuore con oltre venti strade dedicate agli eroi dell’antimafia, ma anche agli umili, che hanno perso la loro vita perché non si sono piegati a mafia, camorra, ndrangheta e sacra corona unita. È lo spirito che ha animato i volontari della Lunga Marcia da Modena a Siena e Pescara, da Pisa (insieme all’Anpi) a Treviso e Avellino. E ancora Arezzo (che ha ricordato il medico calabrese Luigi Ioculano, ucciso dalla ndrangheta), Lecce, Bari, (con una commossa targa al giovanissimo Michele Fazio, ucciso per errore nella città vecchia), Selargius (Cagliari), Nizza di Sicilia, fino a Granada in Spagna, con una sentita intitolazione al dirigente del Pci Giuseppe Valarioti, ucciso a Rosarno in Calabria nel 1980.
E proprio in Calabria la Lunga Marcia della Memoria ha visto una partecipazione straordinaria. A Riace, Canolo (è il paese con la sindaca più giovane d’Italia, 24 anni) e Bagnara, a San Lucido e Badolato, a Gioia Tauro (che ricorda il suo Ioculano) e in tanti altri centri si sono alzati i cartelli della memoria, per dire che quelle strade non appartengono alla ndrangheta. A Reggio, da dove è partita ieri la Lunga Marcia, si è mossa un’intera carovana. Quasi venti vie e piazze per ricordare i calabresi caduti. La centralissima via Vittorio Emanuele porta il nome del giudice Antonino Scopelliti (ucciso a pochi chilometri a Campo Calabro nel ’91) e la stazione Lido all’imprenditore Gennaro Musella. Ma i volontari di daSud hanno voluto ricordare anche Ilaria Alpi e Milan Hrovatin, "donando" il Lido Comunale. Un omaggio alla cronista e al suo reporter che sancisce il gemellaggio tra l’associazione e il riminese Premio Ilaria Alpi, di fronte ad una costa solcata dai traffici di rifiuti e di armi che portano fino alla Somalia. E poi ancora un gesto antirazzista alla facoltà di architettura, con il viale dell’Università Mediterranea a portare il nome del nigeriano Peter Iwule Onedyeke, studente dell’ateneo ucciso nel capoluogo dello Stretto negli anni ’90, ucciso senza un motivo perché la sua vita non valeva nulla agli occhi della ‘ndrangheta. La facoltà di Giurisprudenza è stata intitolata a Raffaella Scordo, insegnante di Ardore morta durante un tentativo di sequestro durante la stagione dell’Anonima Aspromonte. Mentre l’aeroporto Tito Minniti è diventato aeroporto Vittime della strage di Gioia Tauro, quasi una provocazione per recuperare la memoria di una tragedia, quella del 22 luglio del 1970, ormai caduta nel dimenticatoio, sei morti più i Cinque anarchici del Sud raccontati dallo scrittore Fabio Cuzzola.
La lista è lunga: la via Roma diventa via Rocco Gatto, la via Pineta Zerbi è dedicata a Massimiliano Carbone, via Demetrio Tripepi diventa via Lollò Cartisano, via Gabriele D’Annunzio diventa via Totò Speranza, via Luigi De Blasio diventa via Antonino Polifroni, via Pietro De Nava diventa via Giuseppe Tizian, viale Messina diventa viale Giuseppe Valarioti, via Tommaso Campanella diventa via Cecè Grasso, via Cattolica dei Greci diventa via Luigi Ioculano, via Caprera diventa via Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte.
luglio 23, 2009 Commenti disabilitati su La Lunga Marcia “cambia” lo stradario italiano: 200 vie e piazze intitolate alle vittime delle mafie
“Lido comunale Ilaria Alpi”
http://www.stopndrangheta.it/file/stopndrangheta_560.pdf
luglio 16, 2009 Commenti disabilitati su “Lido comunale Ilaria Alpi”
“Da Reggio a Milano oltre 200 piazze intitolate alle vittime della criminalità”
http://www.stopndrangheta.it/file/stopndrangheta_562.pdf
luglio 16, 2009 Commenti disabilitati su “Da Reggio a Milano oltre 200 piazze intitolate alle vittime della criminalità”
“La cultura contro le mafie”
http://www.stopndrangheta.it/file/stopndrangheta_564.pdf
luglio 16, 2009 Commenti disabilitati su “La cultura contro le mafie”
“Antimafia, la lunga marcia”
http://www.stopndrangheta.it/file/stopndrangheta_559.pdf
luglio 15, 2009 Commenti disabilitati su “Antimafia, la lunga marcia”
“Una rivoluzione culturale che parte…daSud”
http://www.stopndrangheta.it/file/stopndrangheta_561.pdf
luglio 15, 2009 Commenti disabilitati su “Una rivoluzione culturale che parte…daSud”