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Memorie in Aspromonte. Trekking, musica e racconti antindrangheta

REGGIO CALABRIA – Per decenni l’Aspromonte ha rappresentato nell’immaginario collettivo un buco nero, un ventre che ha fagocitato vite, raramente restituendole e nel quale celebrare summit, affiliazioni, accordare alleanze. Trasformata da cronache e racconti infarciti di stereotipi in totem del potere criminale, la montagna della Calabria si era trasfigurata nel fortino impenetrabile della ‘ndrangheta alla quale sola era concesso l’accesso e la conoscenza geografica di boschi e sentieri. Di quella memoria, macchiata dal sangue di vittime innocenti, di padri e di figli mai tornati, la montagna è custode. Ed è proprio da questa memoria che bisogna partire, con l’impegno di chi l’Aspromonte se l’è andato a riprendere, riscattandolo da un’immagine immeritoria e costruendogli attorno una storia diversa, di bellezza e cultura. In questa direzione di riappropriazione del territorio e di riscrittura di un immaginario calabrese si muove "Memorie in Aspromonte. Trekking, musica e racconti antindrangheta", l’iniziativa di Cai (club alpino italiano) e Archivio Stopndrangheta che per tre giorni intreccerà tra Reggio Calabria ed i sentieri dell’Aspromonte musica popolare, trekking, racconti e memoria. Ecco gli appuntamenti da segnare in agenda:

25 giugno – Conferenza del giornalista e scrittore Alessio Magro (Stopndrangheta.it) sul tema "L’Aspromonte dei sequestri" – sede del CAI, ore 21:30;

26 giugno – Suoni e ballate "muttette" d’Aspromonte, verità e stereotipi – Malavenda Café dalle ore 21:30;

28 giugno – Escursione lungo l’anello di Montalto (Rc). Durante l’escursione, che avrà una durata media di 4h, saranno previste dedicate a racconti e rievocazioni di storie legate all’Aspromonte (Alfonso Picone Chiodo – Cai; Francesca Chirico – Stopndrangheta)