>

La musica che cambia – il dossier

REGGIO CALABRIA – C’è una "musica" che non cambia, a Reggio Calabria: è frequente, monotona e preferisce la notte. Tra i 3 e il 4 novembre si è levata, con il breve lamento delle sirene, il crepitio del legno bruciato ed il soffio degli estintori, dalla pineta Zerbi, all’ingresso nord della città, a pochi passi dal porto e dal lungomare. Le luci dell’alba, però, hanno chiarito che qualcosa, a Reggio, sta cambiando, se non altro nei destinatari della "musica". Niente negozi, auto o beni confiscati, questa volta. Il rogo appiccato nella notte, con tanto di tanica lasciata sul posto come firma, ha fatto scempio del Museo dello strumento musicale che da vent’anni, presso i locali dell’ex stazione lido, mescola attività di raccolta, laboratori e ricerca musicale (Vent’anni di musica nel cuore di Reggio: la storia del Mustrumu di Patrizia Riso). Un presidio culturale, insomma, aggredito in modo violento (centinaia gli strumenti distrutti dalle fiamme), forse per punire, forse per soffocare e spegnere. E’ già successo. Come ricostruiamo in questo dossier attraverso la cronistoria degli attentati incendiari degli ultimi anni (Assedio agli spazi della cultura: cronaca di tre anni di roghi di Cristina Riso), c’è una scia che puzza di benzina e che sembra minacciare luoghi ed esperienze aggregative. Spazi che spesso sono piantati, come un’ostinata oasi di resistenza, nel cuore di zone "appetitose" sul piano della speculazione edilizia: è quanto accade proprio al Museo dello Strumento musicale (Un’oasi tra degrado, abusivismo e progetti milionari di Romina Arena), schiacciato tra hotel abusivi e progetti faraonici, in un’area in cui dominano degrado e prostituzione. Ma a cambiare, fortunatamente, è anche altro: è la musica che parte quando si sono spente le sirene. Sempre meno sussurrata, flebile. Sempre più assordante, urlata, corale. Le iniziative di solidarietà scattate poche ore dopo il rogo – l’assemblea aperta nel pomeriggio del 4 novembre, la pulitura collettiva degli strumenti il 10 novembre, la raccolta fondi – dicono che una parte di Reggio ha voglia di cambiare spartito (Reggio risuona di solidarietà di Patrizia Riso). Magari sfilando con un strumento in mano lungo le vie del corso Garibaldi, come invitano a fare nel pomeriggio del 16 novembre gli organizzatori di "Suona Reggio, suona".

Vent’anni di musica nel cuore di Reggio: la storia del Mustrumu di Patrizia Riso

Reggio risuona di solidarietà di Patrizia Riso

LE MAPPE

Un’oasi tra degrado, abusivismo e progetti milionari di Romina Arena

Assedio agli spazi della cultura: cronaca di 3 anni di roghi di Cristina Riso

LE GALLERIE

Fiamme al Museo dello Strumento musicale di Romina Arena

I tesori del Mustrumu risorgono dalle ceneri di Romina Arena

Dal porto al lido, tra degrado e abusivismo di Romina Arena

MUSICA E CRIMINALITA’

Non sono solo canzonette di Francesca Chirico