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Donne di ‘ndrangheta, “Teresa” sbarca a Reggio

REGGIO CALABRIA – L’anima di una madre, feroce custode dell’ortodossia ‘ndranghetista e sconvolta dalla scelta di liberazione della figlia, è la cupa protagonista di "Teresa. Un pranzo di famiglia", lo spettacolo teatrale scritto dalla giornalista Francesca Chirico ed interpretato da AnnaMaria De Luca. La pièce, nata da un’idea di Franco Marzocchi e diretta da Luca Maria Michienzi, sbarcherà per la prima volta a Reggio Calabria il prossimo venerdì 9 ottobre. L’appuntamento, in programma al teatro Zanotti Bianco (il Cipresseto) alle ore 21.15, si inserisce nell’ambito delle iniziative della “IV giornata nazionale dell’attore” organizzata dal Teatro del Carro nella città dello Stretto per ricordare le figure di Pino Michienzi e Rodolfo Chirico.

Lo spettacolo – Teresa ama l’esattezza dei numeri e odia la libertà delle parole. Sognava di fare la parrucchiera ma le hanno insegnato a “parlare quando piscia il gallo”, che la famiglia è una cosa grande e che chi la disonora sparisce. Crescendo non ha mai tradito la lezione. Sposa senza amore, vedova assetata di vendetta, madre consigliera, Teresa ogni giorno apparecchia un posto a tavola anche per chi non c’è, per il marito ammazzato, per il figlio arrestato. Sacerdotessa solitaria di un rito messo in crisi, con tutti i suoi disvalori, dalla scelta di libertà della figlia Angela diventata testimone di giustizia per sfuggire ad un mondo di violenza, silenzio ed infelicità. Lacerata dalla decisione di Angela, Teresa ripercorre in scena la propria vita, ricomponendo, storia dopo storia, nome dopo nome, il cupo affresco di una famiglia di ‘ndrangheta.

L’autrice – “Per apprezzare a pieno la potenza dirompente delle scelte compiute da collaboratrici come Giusy Pesce bisogna considerare le altre donne, le madri, le nonne, quelle che decidono di restare, fedeli sacerdotesse di un mondo di morte e solitudine”, dichiara Francesca Chirico, giornalista, scrittrice e capo-redattore di Stopndrangheta.it. Già collaboratrice di Narcomafie, Liberainformazione e Linkiesta, l’autrice di “Teresa” ha pubblicato nel 2011 il romanzo Arrovescio (Rubbettino editore), vincitore del premio letterario "Bruno Chimirri 2010", e con il saggio “Io parlo – Donne ribelli in terra di ‘ndrangheta” (Castelvecchi, 2013), tra i vincitori del premio giornalistico Siani, ha raccontato le donne che hanno infranto il silenzio preteso dalle cosche e assegnato loro dalla tradizione.

La protagonista – AnnaMaria De Luca, attrice e autrice, è nata a Spezzano Albanese, ha frequentato la Scuola d’Arte Drammatica di Gianni Diotaiuti dal 1973 al 1975 e l’Accademia delle Belle Arti conseguendo il diploma in scenografia nel 1978. Nel suo percorso professionale spiccano le partecipazioni con ruoli centrali in spettacoli diretti da Franco Zeffirelli, Enrico Maria Salerno, Glauco Mauri. Numerosi anche le sue partecipazioni a sceneggiati e "fiction" televisive dirette tra gli altri da registi come Damiano Damiani, Claudio Risi, Antonia Avati e Alexis Sweet. Ma quello che ha formato l’identità artistica della De Luca è il lungo sodalizio professionale e umano con il suo compagno di una vita: Pino Michienzi (autore, regista, attore ma soprattutto uomo di grande cultura, talento ed umanità), scomparso nel 2011 lasciando un vuoto sostanziale nella scena e nella cultura calabrese e nazionale. Con Michienzi, la De Luca ha dato vita, nel 1986, alla realtà del Teatro del Carro, una compagnia che ha portato sulla scena, in modo profondo ed innovativo, i testi degli autori calabresi e rielaborato i classici del teatro e della letteratura con una visione costantemente originale. Eredità che oggi continua a vivere nella De Luca.

Per info e prenotazioni: www.teatrodelcarro.it; teatrodelcarro@libero.it; cell.3483125747